30 gennaio 2024

La dignità


Io ho la dignità, tu no. E non l'avrai mai sino a quando continuerai a sottostare alle regole truccate di un mondo marcio sino al midollo. 

Io ho la dignità di chi dice no. Non importa quale sia il potere che ostenta lo stronzo di turno e che altri, ancora più mediocri e vili, contribuiscono a fargli credere di avere.

Io ho la dignità di chi non ha paura di perdere: è già successo milioni di volte e succederà ancora. Eppure sono ancora qui, ancora tutto intero.

Io la dignità di chi non ha bisogno. Tu invece arranchi disperato, affannandoti a dimostrare agli altri di non essere un povero fallito pur essendolo.

Io ho la dignità di chi non ci crede più e, pur non potendosi liberare dalla schiavitù, sa che la verità è altrove, al di là delle menzogne propagandate a reti unificate.

Io ho la dignità di chi sa cosa vuole, in primis non perdere ulteriore tempo con persone come te.

Te la meritati la televisione spazzatura, il cibo spazzatura, la musica spazzatura, il cinema spazzatura, il lavoro spazzatura, l'informazione spazzatura, la politica spazzatura, l'economia spazzatura: tu sei spazzatura. Forse saresti potuto essere migliore di così, ma lo hai scelto di essere spazzatura.

E ti condanno, sì, ma non alla morte, che sarebbe per te un misericordioso sollievo, ma a vivere. Ti condanno a mettere al mondo dei figli che avranno una vita anche peggiore della tua, in un mondo che non può che fare sempre più schifo, per colpa tua e di quelli come te.


Massimiliano Cerreto 


27 gennaio 2024

Giornata della Memoria



"Il vaccino è libertà" (Enrico Letta)


"Se uno vuole vedere il complottismo ovunque, beh resti a casa. Da solo. Non giri per le strade, non vada nel mondo, non danneggi gli altri. Poi lo so, di solito chi fa quelle scelte non si preoccupa del prossimo."(Liliana Segre)


Per altre amenità vi consiglio di leggere questo articolo pubblicato da La Bussola Quotidiana


18 gennaio 2024

La vostra fragilità è la loro forza!


Diffidate, diffidate, diffidate da chi finge di agire per il vostro bene o per il vostro interesse: il prezzo da pagare non è solo il vostro denaro o il vostro tempo, che ha ancora più valore, ma la vostra stessa vita. E diffidate anche di me, ovvio.

m.c.


29 novembre 2023

L'educazione ai tempi del Marchese del Grillo


(La legge sono io, esclamò con forza il parcheggiatore abusivo nei pressi della facoltà di Giurisprudenza di Napoli. Era l'inverno del 1995. La storia che sto per raccontarvi è invece ambientata nel 1991, in autunno)

Il migliore modo di educare è con l'esempio, giusto? Eppure me lo ricordo di quando nel mio cattolicissimo e costosissimo liceo, di cui ho scritto in passato, alcuni dei professori entravano in classe con la sigaretta già accesa in bocca. No, quello che fumava la pipa, a dire il vero, la teneva quasi sempre spenta; preferirla darla in testa agli studenti più indisciplinati, lo stronzo. A quella di inglese, qualche volta, essendo seduto al primo banco, l'accendevo io. Ci appellava dolcemente "classaccia" urlando e sbattendo i pugni contro la porta. Non che avesse tutti i torti, effettivamente facevamo un po' schifo, ma forse qualcuno di noi si sarebbe potuto salvare in un ambiente meno tossico.
A noi merdacce alunni invece era vietato fumare, anche negli spazi all'aperto. In altre parole era in vigore la legge del Marchese del Grillo, che molti ricorderanno esemplificata nelle frase: perché io so io e voi non siete un cazzo.

Ricordo anche di quando, nel bar a pochi metri dalla scuola, ebbi l'ardire di accendere una sigaretta dopo il caffè e una donna, che poi scoprii essere una poliziotta e madre di una studentessa del quinto anno, con toni molto aggressivi, sostenne ci fosse una legge che vietava di fumare nei luoghi pubblici. Eppure eravamo nel 1991, molto prima della celebre legge Sirchia.

Risposi che non ne ero a conoscenza e il proprietario del bar, che aveva un accordo (sulla cui legalità mi sia consentito dubitare) con la mia scuola per vendere pizzette di infima qualità durante la ricreazione, preferendo prendere le parti della donna, mi urlò contro.

Per paura che la poliziotta scoprisse che i suoi dipendenti venissero pagati rigorosamente in nero? Non credo in quanto è il classico segreto di Pulcinella oltre che pratica diffusa ancora oggi in molti esercizi commerciali, soprattutto a Napoli, con buona pace dell'Ispettorato del Lavoro. 
Per paura che scoprisse che quel bar, come molti altri, fosse eventualmente una "lavanderia"? Perché è così che affettuosamente si chiamano ancora oggi quelle attività che la camorra usa per il riciclaggio dei soldi sporchi, e bar e gelaterie sono tra le preferite. 
Per evitare che scoprisse che le mie sigarette fossero rigorosamente di contrabbando? Tutto intorno al perimetro della scuola c'erano infatti tanti "rivenditori specializzati". I più furbi lasciavano penzolare una piccola corda dalle loro finestre: bastava tirarla, aspettare che la persona di turno, spesso una insospettabile casalinga in vestaglia e bigodini, si affacciasse alla finestra, chiedere la marca preferita e poi mettere i soldi nel classico panariello che veniva calato giù. Il "rivenditore specializzato", per correttezza (sigh), verificava che i soldi ci fossero tutti e poi calava nuovamente il cestino con le sigarette dentro. 
Molto più probabile l'ipotesi che quell'ometto, più basso di me e già avanti con gli anni, avesse preso le sue parti per semplice vigliaccheria, alla maniera di un Don Abbondio qualunque, per intenderci.

Vero! Risale all'antico diritto romano il principio ignorantia legis non excusat, ma c'era davvero una legge che mi impedisse di fumare in quel cazzo di bar? E perché lì non c'era alcun cartello che indicasse il divieto di fumo, presente invece in ogni vagone del treno che prendevo per raggiungere la scuola? E c'era forse una legge che autorizzasse due persone maggiorenni ad aggredire verbalmente un minorenne? Nel 1991 avevo 17 anni.

Ecco, questo è tutto ciò che ricordo della mia educazione ai tempi del Marchese del Grillo. Quel bar non esiste più e neppure i miei 17 anni, per fortuna. E tutto ciò che ho imparato è che i rapporti interpersonali sono tutti rapporti di forza, anche al di fuori di strutture gerarchicamente organizzate come la scuola o il luogo di lavoro, persino in amore. Peccato che, presto o tardi, noi vasi di coccio ci rompiamo e che, a calpestarci, vi facciate male soltanto voi. 

Massimiliano Cerreto

P.S. Colgo l'occasione per un cordiale saluto a quei docenti di filosofia, nobili difensori del pensiero critico, che non si sono opposti alla vaccinazione (di fatto) obbligatoria, all'uso delle mascherine in classe e all'allontanamento dei colleghi perché rei di non aver creduto nel salvifico siero magico, poi reintegrati e confinati nelle segrete del castello: che magnifico esempio avete dato ai vostri studenti! 

28 novembre 2023

Mea culpa: avete ragione voi!


Vi devo chiedere scusa: sono io quello sbagliato.

Avete fatto bene a vaccinarvi con un farmaco che non è un vaccino, ma un siero sperimentale introdotto sul mercato con una procedura d'urgenza, che non previene dal contagio, che causa seri danni al sistema immunitario, che ha causato reazioni avverse in tutto il mondo, alcune anche mortali.

Avete fatto bene a sostenere con la vostra complicità chi ha inteso separare il mondo in persone di serie A, dotate di green pass, e persone di serie B, quelle che ne erano sprovviste, meritevoli queste ultime di essere insultate, derise, trattate come criminali, come bestie. Anzi peggio, visto che in alcuni ristoranti i cani sono sempre potuti entrare. 

Avete fatto bene a disprezzare la famiglia, quella che oggi viene chiamata patriarcale e cui si dà la responsabilità di ogni episodio di omicidio di genere, che è lungi da me giustificare o legittimare. Dimenticando però la distanza affettiva, spaziale e temporale sempre maggiore tra genitori e figli, spesso cresciuti dai nonni, quando fortunati ad averne.

Avete fatto bene ad adeguarvi alla precarizzazione del lavoro, alla sua gratuità coatta e spesso protratta per anni ed anni, a sottomettervi al prenditore di lavoro di turno, a competere con altri sventurati come voi mettendo in cattiva luce il lavoro dei colleghi, attribuendovi meriti che sarebbero spettati loro, cercando il consenso del capo di turno.

Avete fatto bene ad avvalervi di sistemi di schiavitù legalizzata: servizi di consegna a domicilio e spedizioni in 24H in primis.

Avete fatto bene a dismettere quasi del tutto l'ormai antiquato denaro contante.

Avete fatto bene a credere nella scienza, divenuta ormai una religione, falsa al pari di tutte le altre, capitalismo incluso. Perdonate il mio essere eretico, ma nessuno può dimostrare o meno l'esistenza di Dio. È un dato di fatto dimostrabile, invece, che tutte le religioni sono state create dagli uomini al fine di controllare le masse, tenute insieme da (discutibili) principi identitari.

Avete fatto bene ad andare a votare legittimando una classe politica - tutta - sempre più inadeguata ed eterodiretta.

Avete fatto bene a permettere che i vostri figli fossero costretti per anni ad indossare la mascherina (ma il termine spagnolo tapaboca rende meglio l'idea) durante l'orario scolastico. Un ottimo strumento educativo, come lo ha definito qualche insegnante.

Avete fatto bene a credere nella propaganda a reti unificate che, seguendo uno schema ben noto e ben rodato, è passata dalla distinzione novax/provax a quella tra sostenitori e detrattori di Putin, pro-palestinesi e pro-israeliani, pro-green e negazionisti climatici, con l'effetto comune di ridurre la complessità a semplici slogan dicotomici. Tanto mica possiamo preoccuparci di chi, spesso innocente, perde la propria vita, giusto? Il prossimo passo? Forse la crisi alimentare che renderà cosa buona e giusta mangiare insetti o alimenti sintetici potenzialmente dannosi per la salute. Poco importa se ogni anno viene prodotto più del doppio del fabbisogno alimentare mondiale, ma distribuirlo in modo equo comporterebbe un mancato guadagno per molti.

Avete fatto bene ad adeguarvi sempre al sistema sospinti dal vostro istinto di sopravvivenza dimenticando che un padrone senza schiavi non è più un padrone. 

Ora continuate pure a divertirvi: io sono già sceso da questa giostra impazzita tanti anni fa.


Massimiliano Cerreto


P.S. E vi chiedo scusa anche perché la maggior parte delle persone come me non è morta, non ancora almeno.  Comunque vi voglio rassicurare, nel mio caso non manca ancora molto. Per fortuna, la mia.


27 novembre 2023

Gerusalemme? Liberatela! (Ma dalle religioni)


L'inferno sono gli altri

Jean-Paul Sartre


Ne ho le palle piene delle religioni e di ogni forma di violenza possibile, sino ad arrivare a veri e propri genocidi, in nome di un Dio che esiste, ma solo nella mente fragile di chi non ha il coraggio di assumersi la responsabilità della propria vita.


m.c.


P.S. Sì, tranquilli, lo so che le mie parole non servono a un cazzo.


30 ottobre 2023

Prima della nebbia


Ricordo solo che fosse notte. Son Mi aveva provato a raccontarmi la verità, ma era troppo tardi. Ero io il diverso lì, lo straniero, ma nessuno si sentiva in diritto di insultarmi o farmi del male. Eppure alla violenza ero così abituato da avere paura comunque, dei suoi amici che ridacchiavano intorno e persino di lei. Era bella Son Mi, ma non immaginatela vestita di seta rossa e neppure di bianco: aveva il colore di ciò che è semplice, proprio come le sue parole. Avrei dovuto respirare, non continuare a trattenere il fiato, ma non ero più in grado di farlo. Di quel tempo in cui la nebbia non aveva ancora avvolto il mio cammino restava poco o nulla.


Massimiliano Cerreto

6 agosto 2023

Le bombe delle 6 cadono sulla spiaggia



Le bombe delle sei non fanno male,
è solo il giorno che muore, 
è solo il giorno che muore.

(Antonello Venditti, Notte prima degli esami)


Immagina di essere ad una festa, ci sono tutti i tuoi amici, e d'improvviso vieni informato che, entro 5 minuti, una bomba nucleare verrà sganciata a pochi kilometri di distanza. Sei l'unico a conoscere la verità: cosa fai? Pensaci...


Massimiliano Cerreto




19 giugno 2023

Nelle fauci dell'idiozia


La laurea ad Anthony Fauci è una totale idiozia, al pari di quella attribuita a George Soros.

m.c.

P.S. Dimenticavo che un tipo "abbronzato", come lo definì qualcuno, ebbe il Nobel per la Pace: preventivo, proprio come lo erano le sue guerre.



15 giugno 2023

Alla ricerca del male perduto

E adesso a chi la daremo la colpa di ogni male del nostro Paese?

m.c.

P.S. Vi siete indignati e strappati le vesti per il lutto nazionale: scelta opinabile, certo. Ma da che parte eravate quando chiedevano di mettere il bavaglio ai vostri figli e nipoti, quando hanno escluso milioni di lavoratori dalla società, quando hanno sottoposto la civiltà occidentale al più grande esperimento di massa della storia? Ecco, appunto. Non fatelo mai l'esame di coscienza, potreste scoprire chi siete davvero. 



12 giugno 2023

Mi consenta!

Nel bene e nel male sei stato l'ultimo grande personaggio della storia italiana.

m.c.




7 giugno 2023

Green pass mondiale

L'istituzione del green pass mondiale è l'ennesima bastardata ad opera di un manipolo di psicopatici. Ormai ho finito anche i vaffanculo.

m.c.

P.S. Nel gennaio del 2022 era necessario avere il green pass per andare (tra le altre cose) anche dal barbiere: non esitai un attimo a radermi i capelli a zero. Non ho mai fatto una sola dose del loro magico siero, mai un tampone e mai mi piegherò a tutto questo schifo. 


2 giugno 2023

Avete ragione voi!

Ma certo, perché continuare a ricordare i sublimi picchi di stupidità e cattiveria raggiunti in questi anni? Ma sì, la vita continua, nonostante tutto, nonostante voi. Tanto accadrà nuovamente, seppure in forme diverse. E data la vostra scarsa memoria, vi fregheranno, come sempre. Sono migliaia e migliaia di anni che va avanti così e voi non avete ancora imparato nulla. Possibile che la storia del genere umano sia davvero così noiosa e ripetitiva? Un padrone senza schiavi non è più tale, ma voi avete scelto la sottomissione.

m.c.

P.S. Caro Mario Draghi, da molti considerato il salvatore della patria, sono ben felice di essere uscito dalla società sin dal 2014, quella che tu e tanti altri prima di te avete plasmato secondo i desiderata del potere di cui sei espressione, e neppure una delle meglio riuscite.



28 maggio 2023

La libertà (secondo loro)

 Alla loro idea di libertà...


(5 settembre 2021)


(19 settembre 2021)


... preferisco quella di Luciano De Crescenzo: "La libertà, la libertà, pure 'o pappavallo l'addà pruvà."  (Così parlò Bellavista, 1984)

m.c.

P.S. Ma non vi sembra strano che un ex militante di Lotta Continua si esprima come un democristiano di lunga data? Ah, già, chiedo venia, avete ragione, sono solo uno sporco novax, pacifinto, negazionista climatico e complottista. Adesso vado a pulire lo scolapasta che ho sulla testa per proteggermi dalle onde del 5G che si propagano nell'atmosfera intorno alla Terra, rigorosamente piatta, ovvio. No, il video qui in basso non lo commento perché altrimenti mi viene il vomito.


(12 settembre 2021)

26 maggio 2023

La Meloni ha fatto anche cose buone!


Come allontanare dalla RAI, o mettere in condizioni di andarsene,  Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Lucia Annunziata e pochi altri.

Certo, sarebbe stato perfetto se fosse riuscita a liberarsi anche di questi due personaggi...




... che tanto rispetto hanno avuto nei confronti delle persone danneggiate dalla somministrazione del "salvifico siero".

m.c.


P.S. "Io penso che prima o poi lo Stato dovrà decidere di prendere un po’ di persone per il collo e farle vaccinare." (Lucia Annunziata, 6/12/2020). Vi risparmio invece le squallide letterine di Natale recitate da Luciana Littizzetto, comunque ancora su Youtube.
 

22 maggio 2023

Tu chiamala se vuoi democrazia


"Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell'uguaglianza, che dispensa l'ignorante di istruirsi, l'imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sull'uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento. L’adorazione delle apparenze si paga."

Henri-Frederic Amiel
(Frammenti di diario intimo, 1871.)


17 maggio 2023




(Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell'OMS)


Vi rendete conto del mondo in cui viviamo oppure avete bisogno di altro dolore per potervi svegliare?  Vi rendete conto che è stato già tutto programmato? Peccato per voi che al prossimo giro di questa giostra impazzita non permetterò a nessuno di dire che quelli come noi sono dei criminali, che devono essere uccisi da Bava Beccaris, reclusi in campi di concentramento, sciogliersi in una melma verde e altre amenità del genere. Peccato per voi che questa volta io sappia già cosa fare.

m.c.


13 maggio 2023

Vergognatevi, assassini!

Dall'imposizione del 'salvifico siero' alla pace da realizzare attraverso la guerra: complimenti davvero! Vergognatevi, assassini!

Massimiliano Cerreto

4 agosto 2022

AfroUber (e un bambino chiamato saggezza)


C'è un bambino: è bello, nero, ha 4 anni, si chiama Wisdom, saggezza in italiano. Gli ho stretto la mano. Questa però è la fine della storia.





Sono le 8 del mattino, sono al mare. Un mio amico di 76 anni, in condizioni di salute decisamente migliori delle mie, ha deciso di andare a raccogliere le cozze. Una mia coetanea e amica lo aiuta nell'impresa. Io no. Sto male. Troppo. Il perché non importa. Sono anche reduce da una notte insonne. Così mi congedo da loro con il mio bagaglio di rabbia di cui non hanno alcuna responsabilità, da cui ho il dovere di proteggerli.

25 i kilometri che mi separano da casa. 28 i gradi di temperatura. 84 gli anni di mio padre: troppi per chiedere che venga a prendermi, oltretutto in una zona a lui pressoché sconosciuta. Da solo amo stare, da solo devo risolvere la situazione.

2 kilometri di cammino dopo arrivo alla già assolata fermata del bus. Una ragazza, un ragazzo e un ragazzina: sono dell'est. Mi rassicurano che i biglietti si possono fare anche a bordo. Aspetto, ma invano. I giovani salgono a bordo di un'auto già stracarica, vanno via in 7. È quello che chiamo un AfroUber.

Devo stare fermo, aspettare, o almeno qualcosa mi suggerisce di non muovermi da lì. Arriva Immanuel, un cinquantenne del Ghana in Italia da 17 anni. Mi spiega che la Lombardia è il posto dove si trova più lavoro, ma il permesso di soggiorno permanente è difficile da ottenere quando i contratti sono a tempo determinato. Sì, a Napoli si trova qualcosa, la vita costa poco, si riescono a mettere da parte anche dei soldi. No, non c'è alcuna garanzia per il futuro, provvidenza forse, ma nessuna forma di previdenza. Immanuel vuole tornare in Lombardia.

Sono le 10:30. L'autobus non c'è, non arriva. Uno sì, ma non va nella direzione giusta. Compro una bottiglia d'acqua grande, faccio bere anche Immanuel: mi ringrazia con un sorriso perfetto. Il mio è ingiallito dal fumo. Siamo tutti fratelli e la vita è una ruota che gira, mi spiega il motivo che lo spinge ad essere onesto nonostante la tentazione di soldi facili e veloci sia molto forte da queste parti.

Mi ricordo dello stato di necessità, previsto dall'articolo 54 del codice penale. Non credo si possa applicare al mio caso, ma so di non poter resistere ancora a lungo sotto il sole. Scelgo anche io di avvalermi di AfroUber, auto guidate da persone di origine africana che forse la patente non ce l'hanno neppure, figuriamoci l'assicurazione. È così che incontro Wisdom, con la sua dolcissima madre.

Scendo a circa 8 kilometri da casa. Sto bene. Sono ancora in piedi, sulle mie gambe. Alleggerito dal peso di troppi inutili ricordi, alcuni vicini, altri lontani.


Massimiliano Cerreto


29 luglio 2022

Vite moleste e case di tolleranti


A Simona


Il militare non l'ho fatto, ma ho giocato anche io con i soldatini. Mi piaceva metterli tutti in riga, perfettamente allineati, quelli in piedi dietro e quelli accovacciati davanti. Tanto che rimasi sconvolto quando uno dei bambini del palazzo, solo di qualche anno più piccolo di me ma abbastanza per darmi l'illusione di essere 'grande', ruppe il mio geometrico ordine simulando un vero e proprio campo di battaglia. Ed era anche bello, ma questo non glielo dissi per orgoglio.

Perché l'ordine dà sicurezza, e le regole ci proteggono dalla paura del buio, da tutto ciò che si nasconde dentro e fuori di noi. Ma porlo in essere rischia spesso di dare luogo ad azioni aberranti. Anche senza ricondurre tutto alle categorie dell'apollineo e del dionisiaco, con buona pace di Kant e Nietzsche che spero mi perdoneranno, vivere è molesto. Gli esseri umani sono progettati per darsi fastidio a vicenda.

Come è molesto il rumore che fanno gli operai, da settimane impegnati ad allietare le ore più calde del giorno, soprattutto quelle dedicate al riposo. Ammetto che, sino a qualche giorno fa, avrei fatto di tutto per poter tornare alla mia (im)meritata siesta postprandiale: sembrava poco elegante scrivere che cado in un vero e proprio letargo. Avevo persino trovato conforto nel regolamento condominiale e nell'articolo 659 del codice penale. Ma poi?

C'è che ogni forma di repressione, per quanto apparentemente legittima, è destinata a fallire anche quando ha successo. Anche quando si invoca il diritto, in teoria un complesso insieme di regole volte a garantire una più o meno pacifica convivenza e nei fatti una pippa costruzione mentale, a prevalere non sono le norme codificate, ma la legge del più forte.

Ricordo una ragazza di un piccolo ma ricco paesino del veneto. Mi raccontò di quando murarono il centro sociale con tutti gli strumenti musicali all'interno. E ricordo un professore delle superiori della stessa località, anche consigliere comunale, commentare l'accaduto con un sorrisino ebete : certo, andava chiuso, così adesso i giovani non si fanno più le canne, non si ubriacano e non fanno rumore.

Certo, anche io preferisco Piazza Plebiscito come luogo aperto ai cittadini e turisti e non un gigantesco parcheggio abusivo, almeno era così negli anni della mia infanzia, ma privare Napoli (e il mondo) delle sue contraddizioni, talora anche tragiche, nei fatti, significa dare ancora più potere a chi è convinto che il proprio agire sia cosa buona e giusta, che sia un proprio dovere mondare (gli altri) da peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Che poi, mi sia perdonato il lapalissiano ragionamento, ammessa l'esistenza di Dio, non è forse in grado di difendersi da solo? E senza neppure dover pagare gli avvocati, per sua fortuna.

Da qui la guerra agli infedeli, dimenticando che lo siamo anche noi ai loro occhi. E non importa se la fede sia riposta in un'entità trascendentale, in un vaccino, in una squadra di calcio o qualsiasi altra cosa che sia oggetto di devozione.

Anche la parola tolleranza non mi piace, ad essere sinceri, nonostante l'abbia usata nel titolo. Preferisco comprensione, che è cosa ben diversa dal capire. Ovvero mi piace di più un mondo che comprenda al suo interno il diritto alla contraddittorietà, un campo di battaglia tra forze che spingono in direzione dell'ordine e altre in direzione ostinata e contraria, rispetto ad uno in cui non avere altra scelta che essere allineati.


Massimiliano Cerreto


P.S. Sono piccolino di statura, se proprio dovete, almeno mettetemi davanti...



7 luglio 2022

La bellezza è la bellezza dell'Altro.



Il desiderio dell'uomo è il desiderio dell'Altro, sosteneva Jacques Lacan, un tizio francese con cui ho litigato tante volte, ma a cui, in fondo, sono affezionato. E la bellezza? E se anche la bellezza fosse il desiderio dell’altrui bellezza? Certo, non sono mai stato bello, forse da bambino, ma solo i primi 4 anni: è mia madre la donna cui ho dato i miei anni migliori.

Dicono che sia soggettiva, la bellezza. Che sia negli occhi di chi guarda, aggiungono. Secondo me esiste davvero, come quella dei giovani. Non ho scritto gioventù: la giovinezza è atroce per noi comuni mortali. Ho scritto giovani, e intendo quelli alti, sani, forti, belli cui sembra andare sempre tutto bene, che vedi affacciarsi alla vita con l’aria di chi può avere tutto ciò che vuole e appare destinato alla felicità.

Il mondo è di chi è nato per conquistarlo, e non di chi sogna, a buon diritto, di poterlo conquistare, scriveva Fernando Pessoa, un tizio portoghese che ho amato tanto e che neppure il suo stesso immenso talento letterario è riuscito a salvare dall’autodistruzione. E allora penso ad una celebre poesia di Jacques Prévert, che io, che in francese so solo dire buongiorno e buonasera, pronuncio Pervert, forse perché ho la coscienza sporcata da anni trascorsi ad osservare la vita altrui senza vivere la mia. No, non spiavo le coppie al parco, di notte. Molto peggio: ero un giornalista. Guardone lo sono diventato usando i social network, da cui, presto o tardi finisco con lo scappare.

Quella poesia che inizia così: I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte. Qual è allora il confine tra invidia e ammirazione, desiderio e brama? Nel frattempo, accendo una sigaretta e getto nel fumo i miei ricordi.

m.c.


6 luglio 2022

Dripping

La riconobbi prima ancora di conoscerla. Si era persa, proprio come me, in un luogo senza inizio né fine, un punto nel tempo e nello spazio ormai accartocciati su loro stessi.

m.c.



4 luglio 2022

Maturità, 30 anni dopo (4 luglio 1992 - 4 luglio 2022)


A 18 anni avevo ancora delle speranze, oggi provo solo disprezzo.

m.c.


P.S. Fui promosso all'esame di maturità con il minimo dei voti, e non perché lo meritassi davvero, ma solo perché i miei pagavano una retta da più di 4 milioni di lire all'anno. I trenta e lode all'università (pubblica) me li sono sudati, invece. E voi? L'esame di coscienza l'avete fallito miseramente.

E allora, non necessariamente in questo ordine, vaffanculo! Vaffanculo ai docenti di ogni ordine e grado che in ogni tempo mi furono sgraditi; alle puttane travestite da brave ragazze; agli amici che si sono esercitati nel lancio del coltello usando la mia schiena; ai medici che hanno abdicato alla loro funzione; ai prenditori di lavoro; a chi si sente legittimato da una divisa ad essere forte con i deboli e debole con i forti; ai camorristi e ai paracamorristi, pletora di incensurati che occultano le loro malefatte grazie alla fitta nebbia dell'opacità; ai filosofi delle supercazzole, con scappellamento a destra o a sinistra a seconda dell'opportunità politica; ai giuristi che hanno tradito la Costituzione; a quelli del è cosa buona giusta, è per il tuo bene, è per la tua sicurezza; ai maghi, santoni, guaritori e salvatori della patria del nostro tempo; a chi ha confuso giornalismo con propaganda; ai moderni kapò del green pass (sospeso, non abolito); a chi crede nell'invio e uso delle armi per ottenere la pace; al politicamente corretto; al pensiero unico; a chi mi ha messo al mondo; a me stesso per essere ancora qui. Credo di averne dimenticato qualcuno, ma a chi e a cosa importa più?

Al termine dell'esame orale, uscii e andai in una vicina salumeria: comprai un panino con i wurstel e una coca-cola. Tornai a scuola per salutare alcuni compagni di classe e, nel corridoio, mi scappò un rutto a dir poco fantozziano. All'epoca ero ancora una persona perbene e mi dispiacque. Oggi penso che sia stata una delle poche cose buone che ho fatto nella vita. Dopo Tangentopoli, l'undici settembre 2001, il ventennio Berlusconi, internet, l'euro, l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) e la psico-info pandemia, penso che non saremo seppelliti da una gigantesca risata, ma da una fetida scorreggia.

1 giugno 2022

La fantasia al potere? Meglio una birra calda e una pizza fredda...


Te la faccio breve perché non ho voglia di scrivere: la fantasia al potere è una grandissima stronzata. Perché il mondo rispecchia già le fantasie perverse e malate di uomini e donne che di umano hanno poco o nulla. E allora meglio una birra calda e una pizza fredda sulla spiaggia o mangiare mortadella nel cesso.

m.c.

P.S. Chiedo venia per le dotte citazioni cinematografiche anni '80: anche il mio immaginario è alquanto compromesso.

16 marzo 2022

Boom!

We will rock you, rock you little snake,
We will keep you snug and warm.
(Genesis, Supper's ready)



Hey tu, creatore di mine vaganti: lo sai che non riuscirai più a disinnescarci?

m.c.




8 gennaio 2022

Orfeo, Euridice e la caverna di Platone


Non voltarti indietro. Anche ammesso che tu riesca ad uscire dal mondo di ombre in cui siamo stati gettati, la presunzione di liberare gli altri dalle catene della menzogna, e mai come in questo momento storico esse sono più evidenti, ha conseguenze letali. Euridice doveva morire e nessun amore, per quanto grande, poteva salvarla. E per quanto grande possa essere anche l'amore nei confronti della verità, solo in pochi, pochissimi al mondo sono in grado di guardarla negli occhi.

m.c.

25 dicembre 2021

Natale o strage degli innocenti?

"Vaccinare i bambini è il miglior regalo di Natale che possiamo fare a loro e alle loro famiglie. Credo alla scienza, a quello che dice gente come Anthony Fauci o Alberto Mantovani, non alle chiacchiere di certi politici". Guido Bertolaso, 25/11/2021.

14 ottobre 2021

Il potere, questo sconosciuto

 

(La natura del potere)    

Il potere è un'eggregora, un'entità metapsichica avente un proprio statuto ontologico distinto da quello degli individui che le hanno dato vita. Proprio la peculiarità del suo essere, l'assenza di un corpo materico, permette ad esso di andare al di là dei limiti del tempo e dello spazio e di mutare forma. È privo di anima, privo di consapevolezza di sé, ma tendente alla autoconservazione, un po' come un virus, che alcuni scienziati definiscono un organismo ai margini della vita.

Il potere legittima se stesso, a prescindere dagli individui o gruppi sociali che lo rappresentano: non c'è stato alcun vuoto nella transizione dalla prima alla seconda repubblica e da essa all'attuale tecnocrazia globalista. Contro un nemico immateriale, privo di divise o bandiere, l'unica arma è la consapevolezza. In primis della nostra reale natura, che è spirituale, anche se ci identifichiamo con i nostri corpi, che sono oggetto oggi dell'attacco più evidente, ma non il più duro. 

(Dove abita la coscienza?)  

Uno dei temi cui mi sono occupato più frequentemente negli ultimi anni è la distinzione tra essere ed esistere. Le conclusioni cui sono arrivato però mi appaiono oggi insufficienti al fine di individuare il luogo dove risiede la coscienza.

L'essere, nella sua dimensione naturalistica, coincide con la vita biologica e può svolgersi in un solo tempo ed in un solo spazio, quello del corpo. L'esistenza (exsistere), pur essendo manifestazione dell'essere, non risente di tali limiti. Ad esempio, più del 10% degli account di facebook appartiene a persone ormai defunte. Rimangono immagini e parole, ovvero le rappresentazioni diacroniche delle loro vite. L'esistenza può addirittura prescindere dall'essenza (o dall'esserci, dasein, ma in un'accezione differente rispetto a quella di Heidegger) se si pensa a personaggi immaginari, come quelli dei cartoni animati o dei videogiochi.

Posta questa distinzione, la consapevolezza di noi e del mondo appartiene alla sfera dell'essere oppure a quella dell'esistere? Identificando il termine psiche con la coscienza, si potrebbe essere portati a pensare che essa attenga alla dimensione dell'esistenza: esisto nella mente delle persone che mi hanno incontrato; esisto in ogni tempo e luogo che ho vissuto, come nei ricordi di infanzia; esisto già nel futuro che immagino.

Eppure, senza la dimensione corporea, senza un essere in grado di osservare se stesso e di manifestarsi nel tempo e nello spazio, anche quello immaginato e immaginario, non può esserci alcuna psiche/coscienza.

Preferibile allora identificare la consapevolezza con il termine greco psyché (ψυχή), che racchiude in sé tanto l'aspetto meramente mentale quanto animico.

(Dentro o fuori la prigione?) 

La coscienza è relazione del nostro essere con tutto ciò che è dentro e fuori di noi: ecco il punto d'arrivo. È essere ed esistere allo stesso tempo. E l'anima?

Non c'è alcuna prigione! Il primo passaggio necessario che ho dovuto compiere è stato proprio in direzione contraria alla concezione dell'anima come prigione del corpo. Perché relegare l'anima all'interno del corpo se le scienze hanno dimostrato che viviamo immersi all'interno di un campo di informazioni? La realtà stessa è un campo di ipotesi sul reale e tali ipotesi sono fortemente condizionate sia dallo spazio e dal tempo che occupiamo sia da una serie di modelli originari, o archetipi, che precedono la nostra nascita.

Le relazioni da cui origina la consapevolezza (del e) di sé non solo sono molteplici, ma implicano elementi che non siamo in grado di isolare ed individuare perché situati nel profondo della nostra psiche. 

(Il potere dell'inconscio)

Non è un caso se Jung vide nella figura di Hitler la personificazione del volksgeist (spirito del popolo) germanico. Neppure un caso se Mussolini affermò: "Io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani". Ciò che sta accadendo oggi è l'affermarsi (ancora una volta) dello stesso archetipo, ma con l'aggravante del contagio psichico su scala globale derivante da infernet internet e da mezzi di comunicazione di massa tecnologicamente più avanzati rispetto a quelli in possesso della Germania nazista.

(Cambio di regime) 

Immaginare un mondo in cui tutti siamo uguali è aberrante. L'uguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 (secondo comma) della Costituzione è possibile solo attraverso il rispetto delle differenze individuali, non il loro livellamento.

Immaginare un mondo in cui vi sia consapevolezza della propria reale natura e in cui si possa vivere in armonia con i propri bisogni animici è invece una necessità. Anzi, è un'urgenza. La guerra in atto non finirà in un giorno e neppure con l'abolizione del green pass. È una battaglia che vede coinvolte e contrapposte forze immateriali estremamente potenti. Ciò che ci è concesso, ancora una volta, è scegliere quali di queste far prevalere, con la consapevolezza che l'equilibrio è un concetto dinamico, non statico. Ancora una volta ci è concesso capire chi siamo davvero.

Massimiliano Cerreto

P.S. Benvenuto nel gioco dell'universo.