- Chi, cosa e perché -

Scrivere è riscrivere! Anche infinite volte grazie all'inchiostro digitale. Almeno è ciò che ripeto a me stesso quando mi ritrovo, di tanto in tanto, a tornare sulle mie parole, alcune vomitate più di dieci anni fa. A spaventarmi è l'idea di rimanere fermo ad un'idea di me stesso che non mi appartiene più e non provo quindi alcun rimorso per quelle cancellate o per i testi riscritti ex novo, anche a costo di stravolgerne il senso originario.
Terminata l'esperienza di Titoli provvisori per un romanzo postumo, che raccoglie i testi prodotti dal 2010 al 2015, alcuni presenti anche qui, sentivo l'esigenza di provare altre forme di narrazione e di uno spazio tutto nuovo. Da qui l'idea, poi progressivamente abbandonata, di una scrittura in cui fossero presenti termini propri del linguaggio filmico: Tu e la notte, una sorta di sceneggiatura per un'ipotetica serie televisiva di fantascienza, nasce proprio da questo desiderio.
Con il tempo ho scoperto di essere più interessato alla capacità della mente umana di riempire gli spazi volutamente lasciati vuoti, a trovare altri modi di stabilire connessioni logiche. Più in generale mi interessa la scrittura in quanto tale, capirne gli ingranaggi, provare a vedere i colori da dietro, come il personaggio di Epifanio interpretato da Antonio Albanese.
Interpretare, appunto: le persone di cui racconto sono tutte realmente esistite, sono le loro vite ad essere state riscritte affinché potessero avere ancora una ragione di esistere nel mio immaginario. In fin dei conti è solo un lucido delirio egoico.
Dovrei concludere raccontandoti chi sono, ma non lo so neppure io. Forse il più grande scrittore postumo ancora vivente, forse un autore in cerca di personaggi oppure un insieme di frasi di senso incompiuto, forse niente di tutto questo. Sono chi, di volta in volta, credo di essere a torto o ragione. Amando il cambiamento e non riuscendo ad accettare nulla che possa apparirmi anche solo lontanamente definitivo, non so se sia un bene, ma assomiglio ancora a me stesso.

In tutta onestà avrei preferito continuare ad interpretare il personaggio del tragicomico esistenzialista regalando all'umanità le miei inutili parole, ma negli ultimi anni il mondo è definitivamente impazzito e, ai vostri occhi, oggi sono solo uno sporco novax e un pacifinto. Mi spiace per voi, ma del vostro disprezzo non so cosa farmene.

Massimiliano Cerreto, 2023

P.S. È sempre tutto vero, ma per finta.