4 luglio 2022

Maturità, 30 anni dopo (4 luglio 1992 - 4 luglio 2022)


A 18 anni avevo ancora delle speranze, oggi provo solo disprezzo.

m.c.


P.S. Fui promosso all'esame di maturità con il minimo dei voti, e non perché lo meritassi davvero, ma solo perché i miei pagavano una retta da più di 4 milioni di lire all'anno. I trenta e lode all'università (pubblica) me li sono sudati, invece. E voi? L'esame di coscienza l'avete fallito miseramente.

E allora, non necessariamente in questo ordine, vaffanculo! Vaffanculo ai docenti di ogni ordine e grado che in ogni tempo mi furono sgraditi; alle puttane travestite da brave ragazze; agli amici che si sono esercitati nel lancio del coltello usando la mia schiena; ai medici che hanno abdicato alla loro funzione; ai prenditori di lavoro; a chi si sente legittimato da una divisa ad essere forte con i deboli e debole con i forti; ai camorristi e ai paracamorristi, pletora di incensurati che occultano le loro malefatte grazie alla fitta nebbia dell'opacità; ai filosofi delle supercazzole, con scappellamento a destra o a sinistra a seconda dell'opportunità politica; ai giuristi che hanno tradito la Costituzione; a quelli del è cosa buona giusta, è per il tuo bene, è per la tua sicurezza; ai maghi, santoni, guaritori e salvatori della patria del nostro tempo; a chi ha confuso giornalismo con propaganda; ai moderni kapò del green pass (sospeso, non abolito); a chi crede nell'invio e uso delle armi per ottenere la pace; al politicamente corretto; al pensiero unico; a chi mi ha messo al mondo; a me stesso per essere ancora qui. Credo di averne dimenticato qualcuno, ma a chi e a cosa importa più?

Al termine dell'esame orale, uscii e andai in una vicina salumeria: comprai un panino con i wurstel e una coca-cola. Tornai a scuola per salutare alcuni compagni di classe e, nel corridoio, mi scappò un rutto a dir poco fantozziano. All'epoca ero ancora una persona perbene e mi dispiacque. Oggi penso che sia stata una delle poche cose buone che ho fatto nella vita. Dopo Tangentopoli, l'undici settembre 2001, il ventennio Berlusconi, internet, l'euro, l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) e la psico-info pandemia, penso che non saremo seppelliti da una gigantesca risata, ma da una fetida scorreggia.