Un tatuaggio a forma di cuore sul seno; una tazza di brodo caldo, necessario in quella notte di pozzanghere affollate dai riflessi della gente; pochi spiccioli per un po' di pesce fritto: le lasciai il resto, ma quella piccola Esmeralda di periferia svanì senza trattenere altro da me. Poco prima, non molto lontano da lì, si era udito uno sparo. Un poliziotto che sembrava uscito da un fumetto, rassegnatosi ormai a farsi infradiciare il soprabito dalla pioggia, mi chiese se avessi visto qualcosa, ma finsi di non ricordare quel ragazzo con i capelli rasati a zero, la maglietta verde e un fucile; gli accesi la sigaretta e me ne andai, incurante delle minacce, di entrambi. Poi tutto quel rosso, sulla strada e sulla pelle, la mia.
Massimiliano Cerreto
Massimiliano Cerreto