15 novembre 2019

Lettera di dimissioni

La speranza è una brutta parola
Mario Monicelli

 
Spettabile Società,
con la presente, rassegno le mie dimissioni da essere umano. Perché qualunque cosa possa dire, fare o anche solo pensare non servirà a rendere il mondo un posto migliore. Io stesso, rimanendo umano, non potrei che alimentarne la tragica follia.
Perché si sa, gli umani sono creature irrazionali: sino alla fine dei tempi continueranno ad entrare nei luoghi di culto, ma non in loro stessi, a chiedere agli astri del proprio futuro perché troppo vigliacchi per immaginarlo da soli. 
E tutti a disprezzare il potente di turno, che ancor prima di quella legittimazione puramente formale che chiamiamo voto, aveva già dato prova della propria disonestà con promesse palesemente irrealizzabili.
E ciascuno a riempire i propri vuoti con quintali di spazzatura per vomitarne altra una volta saturi. 

E a rubare, e a mentire, e a sottomettere il più debole, e ad amare, e ad odiare, e a mettere al mondo altra gente solo per non morire per sempre: e basta! Adesso basta!
Basta anche con l'illudersi di valere qualcosa quando è la vita a legittimare se stessa, né più né meno che questo.

 
In fede
 
Massimiliano Cerreto
 
 
 

 "La disperazione è un forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità...", Leo Ferré