La speranza è una brutta parola
Mario Monicelli
Spettabile Società,
con la presente, rassegno le mie dimissioni da essere umano. Perché qualunque cosa possa dire, fare o anche solo pensare non servirà a rendere il mondo un posto migliore. Io stesso, rimanendo umano, non potrei che alimentarne la tragica follia.
Perché si sa, gli umani sono creature irrazionali: sino alla fine dei tempi continueranno ad entrare nei luoghi di culto, ma non in loro stessi, a chiedere agli astri del proprio futuro perché troppo vigliacchi per immaginarlo da soli.
E tutti a disprezzare il potente di turno, che ancor prima di quella legittimazione puramente formale che chiamiamo voto, aveva già dato prova della propria disonestà con promesse palesemente irrealizzabili.
E ciascuno a riempire i propri vuoti con quintali di spazzatura per vomitarne altra una volta saturi.
E a rubare, e a mentire, e a sottomettere il più debole, e ad amare, e ad odiare, e a mettere al mondo altra gente solo per non morire per sempre: e basta! Adesso basta!
Basta anche con l'illudersi di valere qualcosa quando è la vita a legittimare se stessa, né più né meno che questo.
Perché si sa, gli umani sono creature irrazionali: sino alla fine dei tempi continueranno ad entrare nei luoghi di culto, ma non in loro stessi, a chiedere agli astri del proprio futuro perché troppo vigliacchi per immaginarlo da soli.
E tutti a disprezzare il potente di turno, che ancor prima di quella legittimazione puramente formale che chiamiamo voto, aveva già dato prova della propria disonestà con promesse palesemente irrealizzabili.
E ciascuno a riempire i propri vuoti con quintali di spazzatura per vomitarne altra una volta saturi.
E a rubare, e a mentire, e a sottomettere il più debole, e ad amare, e ad odiare, e a mettere al mondo altra gente solo per non morire per sempre: e basta! Adesso basta!
Basta anche con l'illudersi di valere qualcosa quando è la vita a legittimare se stessa, né più né meno che questo.
In fede
Massimiliano Cerreto
"La disperazione è un forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità...", Leo Ferré