Lei: cosa vuoi da me?
Io: essere un pensiero felice nella tua vita.
Dicono che non dovremmo entrare nella vita di qualcuno se non riusciamo ad essere un dono, e io rispondo: sticazzi! Perché non puoi sapere cosa puoi essere per qualcuno se non gli permetti di avvicinarsi abbastanza da poterti toccare l'anima, anche e soprattutto dove fa più male.
Perché tra il dare e l'avere c'è di mezzo l'amare: tutto il resto è ragioneria applicata all'esistenza.
Perché ogni incontro è un miracolo, al netto dell'ossessione del per sempre e del vissero felici e contenti.
Perché ci vuole coraggio ad ammettere di non bastare a se stessi, anche e soprattutto quando porti al rimorchio un ego più grande di una casa. Che almeno avesse le finestre, aggiungo; almeno andrebbe via la puzza di tanti sogni andati a male.
Perché voler essere un pensiero felice nella vita di qualcuno è pura presunzione, ma questa non te la spiego: sono un uomo e ho il diritto naturale ad essere uno stronzo, ad andare via quando vorresti che rimanessi, e anche di rimanere in silenzio quando credo che le parole potrebbero solo farci ancora più male.
Massimiliano Cerreto
Massimiliano Cerreto